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"Il contrabbasso…
brutto anatroccolo"
Werther Benzi: uno dei protagonisti della sua metamorfosi
Presentazione della Quarta edizione del Concorso Nazionale per
studenti di contrabbasso dei Conservatori e degli Istituti Pareggiati
Italiani intitolato a Werther Benzi
di Emilio Benzi
A chi si avventura per la prima volta in una sala da concerti
e osserva con l'attenzione del neofita la composizione dell'orchestra
non può passare certamente inosservata la sezione dei contrabbassisti.
Posta solitamente sulla destra del palco, suona uno strumento
corpulento, ingombrante e cupo, il quale dà più
un’impressione di contorno che di fondamentale utilità.
Tuttavia, se il neofita continuerà le sue frequentazioni
diventando un appassionato, inizierà ad accorgersi dell’importanza
espressiva e della funzione catalizzante in tutte le sfumature
dinamiche delle partiture, che rendono il contrabbasso base indispensabile
per l’architettura armonica dell’esecuzione.
Se poi l’appassionato si trasformerà, Dio lo voglia,
in un profondo cultore della musica classica, capirà quanto
questo strumento emani qualcosa di magico e di esoterico. La sua
esteriorità apparentemente rude cela, in realtà,
una dolcezza, una pastosità piena e una profondità
avvolgente. A noi, che lo suoniamo a contatto diretto con il corpo,
trasmette vibrazioni intense e immediate, che ci pervadono intensamente,
dandoci la sensazione di essere parte dello strumento.
Eppure il contrabbasso, per meritarsi la stima, la considerazione
e il dovuto rispetto dai suoi fratelli archi, ha lottato intensamente
per secoli, vivendo un travaglio lungo e difficile. Il vero motivo
è che la sua trasformazione tecnica è avvenuta solo
negli ultimi sessanta-settant’anni. Un’evoluzione
rapidissima e vertiginosa, che ha trasformato completamente la
filosofia del suo uso: da strumento esclusivamente orchestrale
e camerale a strumento solistico, con le stesse possibilità
espressive del violino, della viola e del violoncello.
Perché questo ritardo rispetto agli altri strumenti ad
arco?
Dal 1550 circa, periodo in cui fu definita da Andrea Amati la
suddivisione attuale della famiglia degli strumenti ad arco, tradizionalmente
gli si affidava un compito quasi esclusivamente orchestrale, di
ripieno o di basso continuo.
Ma già quel geniaccio di Mozart aveva per primo ben capito
quali fossero le reali possibilità del contrabbasso affidandogli,
assieme alla voce del baritono, la parte solistica nell’aria
“Per questa bella mano”, scritta, appunto, per baritono,
contrabbasso e orchestra. Non essendoci, a quell’epoca,
esecutori in grado di affrontarla con sufficiente maestria, Mozart
scrisse di suo pugno, alla fine del brano, che la parte del contrabbasso
poteva essere eseguita anche dalla viola.
Dall’Ottocento ai primi del Novecento, tre grandi contrabbassisti
- Domenico Dragonetti, Giovanni Bottesini e Sergej Koussewitzki
- costruirono un trampolino di lancio per la modifica sostanziale
della filosofia e dell’evoluzione tecnica dello strumento,
iniziando una produzione repertoriale di carattere solistico,
che sviluppò tutte le tematiche affrontate dagli altri
archi nei due secoli precedenti.
Ma Dragonetti, Bottesini e Koussewitzki, forse perché troppo
impegnati nel divulgare le nuove possibilità del contrabbasso
con le loro attività concertistiche, in realtà non
lasciarono un’impronta didattica che potesse essere considerata
una vera e propria scuola e, fino alla metà del ’900,
si cercarono codificazioni che potessero dare inizio a un’impostazione
tecnica uniforme. Da allora inizia la sensibile trasformazione
dello strumento, grazie alla spinta decisiva di capiscuola che
hanno sviluppato una cultura didattica codificata in una comune
filosofia strumentale, dandogli definitivamente una collocazione
solistica anche nell’ambito didattico. E la metamorfosi
del contrabbasso colma rapidamente il gap che lo separava dai
suoi fratelli archi.
Una tra le più importanti e prolifiche tra le scuole italiane
è stata sicuramente quella del Conservatorio “Vivaldi”
di Alessandria, che ha avuto come iniziatore il M° Werther
Benzi. Chi era? E perché è stato così importante
per la storia del nostro strumento?
Per me, suo figlio e allievo, non è facile rispondere.
Nato a Rimini il 13/9/1912 e morto a Torino il 13/1/1982, diplomatosi
sotto la guida del M° Semprini di Ancona, dal 1936 al 1972
è stato il 1° contrabbasso della mitica “Orchestra
Sinfonica della Rai di Torino” (per intenderci, quella diretta
dal M° Mario Rossi) e, dal ‘48 al ‘75 ha occupato
la cattedra dell’allora Liceo Musicale “A. Vivaldi”,
contribuendo in modo decisivo, grazie ai risultati didattici ottenuti,
al passaggio da Istituto Pareggiato a Conservatorio Statale di
Musica.
Nei confronti dei suoi allievi nutriva un grandissimo senso di
responsabilità: pretendeva una disciplina assoluta, trattandoli
con una durezza, a volte persino eccessiva. Ma, alla fine del
corso di studi, quando gli sforzi comuni si coronavano con la
realizzazione professionale degli allievi stessi, emergeva una
parte inattesa del suo carattere e il rapporto con loro diventava
affettuoso, quasi a voler compensare con la dolcezza la severità
del passato.
Questi forti contrasti sono tipici della gente della sua terra,
che vive con intensa passionalità e decisa partecipazione
tutto ciò che affronta e, con disarmante genuinità,
riesce a coniugare atteggiamenti opposti. La sua terra, la sua
Rimini, che Werther mi insegnò a conoscere e amare fin
da piccolo. Non nel frastuono appariscente del lungomare o nell’opulenza
della vita notturna, ma negli scuri vicoli del centro storico.
Qui i veri riminesi, quelli che vivevano intensamente le affascinanti
e impalpabili atmosfere felliniane di una città incredibile,
un tempo si ritrovavano intorno a una piadina e a un bicchiere
di Sangiovese in qualche fumosa e nascosta osteria del borgo S.
Andrea, sulle cui pareti facevano bella mostra i ritratti di Verdi
e di Rossini.
Le serate scorrevano tra accese discussioni critiche sulle opere
liriche e sugli interpreti più famosi dell’epoca,
ascoltando dischi dai solchi consumati, che conservavano intatto
il fascino polveroso del documento storico. In una di queste osterie
il padre Antonio, grande appassionato di musica (lo chiamò
Werther in omaggio alla celeberrima opera), terminato il lavoro
di tipografo, lo portava spesso con sé. Fu così
che crebbe in lui il bisogno di avvicinarsi sempre più
a questa forma di espressione e, quando chiese di studiare uno
strumento, fu immediatamente soddisfatto, non senza pesanti sacrifici
economici. Così, venne affidato alle mani esperte del M°
Semprini, contrabbassista di Ancona, con il quale si diplomò
da privatista al Conservatorio di Bologna con il massimo dei voti,
iniziando così la sua lunga e prestigiosa carriera.
Personaggio carismatico, era un interprete intelligentissimo:
dotato di una non comune musicalità, aveva una naturale
facilità strumentale, un’eccezionale prontezza esecutiva
e una grande sicurezza, qualità che lo hanno reso, a quei
tempi, il più apprezzato 1° contrabbasso italiano.
Come insegnante ha legato il suo nome esclusivamente al “Vivaldi”
di Alessandria, dando al mondo musicale italiano un impulso decisivo
per la valorizzazione del nostro strumento. Infatti, non c’è
orchestra lirico-sinfonica nazionale che non abbia, o abbia avuto,
tra le sue file elementi provenienti dalla sua classe e chi, tra
gli allievi, si è anche dedicato all’insegnamento,
ha continuato l’opera del caposcuola, contribuendo a mantenere
risultati lusinghieri e importanti.
Per questa ragione il Conservatorio “Vivaldi” e il
Comune di Alessandria, con la sponsorizzazione della Cassa di
Risparmio, gli hanno intitolato un concorso per giovani contrabbassisti.
Dedicato a tutti gli studenti del 4° e 5° anno e diplomandi
dei Conservatori e Istituti Pareggiati Italiani, è giunto
ormai alla quarta edizione, che si terrà dal 22 al 24 aprile
2002.
Basta scorrere l’elenco dei partecipanti al comitato d’onore
per comprendere quale stima e considerazione, Werther Benzi, abbia
avuto nel mondo musicale italiano:
COMITATO D’ONORE
Presidente: Goffredo Petrassi.
Silvio Albesiano, Ovidiu Badilà, “Basspartout”,
Piero Bellugi, Aldo Bennici, Francesco Bessolo, Alberto Bocini,
Federico Bocchini, “Bottesini dublebass quartet” Davide
Botto, Luciano Chailly, Leonardo Colonna, Federico Ermirio, Francesco
Ernani, Giuseppe Ettorre, Vittorio Fellegara, Paolo Ferrara, Giorgio
Ferrari, Enzo Ferraris, Edoardo Ferrati, Ubaldo Fioravanti, Francesco
Fraioli, Luciano Fornero, Ada Gentile, Davide Ghio, Giorgio Giacomelli,
Angelo Gilardino, Massimo Giorgi, Marco Guidarini, Andrea Lumachi,
Cesare Maghenzani, Franco Mannino, Milton Masciadri, Ennio Morricone,
Franco Muzzi, Marlos Nobre, Leonardo Osella, Niccolò Parente,
Ezio Pederzani, Francesco Pennisi, Giorgio Pestelli, Francesco
Petracchi, Franco Pianeggiani, Quirino Principe, Sergio Prodigo,
Gabriele Ragghianti, Donato Renzetti, Enzo Restagno, Marcello
Rota, Augusto Salentini, Antonio Sciancalepore, Claudio Scimone,
Alessandro Simoncini, Luca Simoncini, Francesco Siragusa,“Un’ottava
sottosopra”, Elio Veniali.
Tutti personaggi di grande peso nello scacchiere musicale italiano.
In occasione della prima edizione del concorso è stato
ricostruito l’“albero genealogico” della classe
nata da Werther Benzi, da cui si può comprendere quanto
sia stata fondamentale e indelebile la sua opera. Sono ben 108
gli strumentisti diplomati che appaiono nel grafico: sono quasi
tutti occupati nelle più importanti orchestra lirico-sinfoniche
italiane. E, forse, l’elenco non è completo perché
non sempre si è riusciti a risalire con precisione a tutti
i nominativi andando indietro nel tempo.
Niente male eh?
E dire che tutto questo è iniziato tanti anni fa, in una
fumosa e nascosta osteria riminese davanti a un bicchiere di Sangiovese
e a una piadina… CONSERVATORIO DI MUSICA
“ANTONIO VIVALDI”
ISTITUZIONE DI ALTA CULTURA
ALESSANDRIA
ATTIVITA’ 2002
In collaborazione con
COMUNE DI ALESSANDRIAASSESSORATO CULTURA DEL COMUNE DI ALESSANDRIA
CON IL SOSTEGNO DELLA
FONDAZIONE
CASSA DI RISPARMIO DI ALESSANDRIA
Concorso Nazionale
di esecuzione
per Contrabbasso
“WERTHER BENZI”
riservato a studenti
dei Conservatori e Istituti
Musicali Pareggiati Presidente del Comitato d’onore
GOFFREDO PETRASSIPREMI ALLA MEMORIA DI:
CARLO CAPRIATA, GIANFRANCO SACCO
GIANFRANCO SCOTTO e GIANFRANCO AUTANO.QUARTA EDIZIONE
22, 23, 23 aprile 2002CONSERVATORIO “Antonio Vivaldi”
Via Parma 1 – 15100 AlessandriaIL CONSERVATORIO STATALE
DI MUSICA “ANTONIO VIVALDI”, ISTITUZIONE DI ALTA CULTURA,
ORGANIZZA LA QUARTA EDIZIONE DEL CONCORSO NAZIONALE DI ESECUZIONE
PER CONTRABBASSO “WERTHER BENZI”, DOTATO DI PREMI
ALLA MEMORIA DI CARLO CAPRIATA, GIANFRANCO SACCO, GIANFRANCO SCOTTO,
GIANFRANCO AUTANO.
QUARTA EDIZIONE
22,23,24 aprile 2002Presidente fondatore
EMILIO BENZI
Presidente del Comitato d’onore
GOFFREDO PETRASSICOMITATO D’ONORE
Silvio Albesiano, Ovidiu Badilà, “Basspartout”,
Piero Bellugi, Aldo Bennici, Francesco Bessolo, Federico Bocchini,”Bottesini
doublebass quartet” Alberto Bocini, Davide Botto, Luciano
Chailly, Leonardo Colonna, Federico Ermirio, Francesco Ernani,
Giuseppe Ettorre, Vittorio Fellegara, Paolo Ferrara, Giorgio Ferrari,
Enzo Ferraris, Edoardo Ferrati, Ubaldo Fioravanti, Francesco Fraioli,
Luciano Fornero, Ada Gentile, Davide Ghio, Giorgio Giacomelli,
Angelo Gilardino, Massimo Giorgi, Marco Guidarini, Angelo Guaragna,
Andrea Lumachi, Cesare Maghenzani, Franco Mannino, Milton Masciadri,
Ennio Morricone, Franco Muzzi, Marlos Nobre, Leomardo Osella,
Niccolò Parente, Ezio Pederzani, Francesco Pennisi, Giorgio
Pestelli, Francesco Petracchi, Franco Pianeggiani, Quirino Principe,
Sergio Prodigo, Gabriele Ragghianti, Donato Renzetti, Enzo Restagno,
Marcello Rota, Augusto Salentini, Antonio Sciancalepore, Claudio
Scimone, Alessandro Simoncini, Luca Simoncini, Francesco Siragusa,
“Un’ottava sottosopra”, Elio Veniali.REGOLAMENTO
DEL CONCORSO
Art. 1 - Il quarto Concorso di esecuzione per contrabbasso “Werther
Benzi” si svolgerà ad Alessandria presso Palazzo
Cuttica, sede del Conservatorio “A.Vivaldi” di Alessandria,
in via Parma 1.
Art. 2 - Il Concorso è aperto agli studenti del corso inferiore,
4° e 5° anno, e del corso superiore, 6° e 7° anno,
delle classi di contrabbasso dei Conservatori e degli Istituti
Musicali Pareggiati italiani, suddivisi in due categorie distinte.
Per tutti i partecipanti é richiesta la certificazione
autenticata della Scuola di provenienza controfirmata dal Direttore.MODALITA’
DI SVOLGIMENTO
Art. 3 - Il Concorso della Sessione del Corso Inferiore (4°
e 5° anno di corso) si articola in due prove: la prima, Eliminatoria,
in anonimato e la seconda, Finale, palese.
Il Concorso della Sessione del Corso superiore (6° e 7°
anno di corso) si articola in tre prove: la prima, Eliminatoria,
in anonimato, la seconda e la terza, Semifinale e Finale, palese.
Art. 4 - I concorrenti dovranno presentarsi muniti di documento
di riconoscimento il giorno 23 aprile alle ore 9 presso la sede
del Concorso: Conservatorio “Vivaldi”, Via Parma 1,
Alessandria.
L’ordine di ascolto dei candidati sarà sorteggiato
all’inizio della prova eliminatoria e mantenuto per le successive.
Art. 5 - Le domande d’iscrizione (vedere modulo) dovranno
pervenire entro sabato 30 marzo 2002 al seguente indirizzo (fa
fede il timbro postale di partenza).
Concorso “Werther Benzi” Conservatorio di Musica “A.Vivaldi”,
via Parma 1, 15100 Alessandria.
Il plico dovrà contenere:
1 - certificato di nascita
2 – due foto tessere
3 – breve curriculum vitae (studi, insegnanti, ecc…)
4 – certificato d’iscrizione al corso di studio (inferiore
o superiore, secondo la sessione di partecipazione) controfirmato
dal Direttore del Conservatorio o Istituto Musicale Pareggiato
di provenienza. Possono anche candidarsi allievi diplomati nella
sessione d’esami del febbraio 2002.
5 – copia dell’avvenuto pagamento della tassa d’iscrizione
al concorso (vedere Art. 6).
Art. 6 - La tassa d’iscrizione di Euro 80 va versata sul
c/c 717058 / 34 della Cassa di Risparmio di Alessandria intestato
a: CONSERVATORIO “A.VIVALDI”, (causale): 4° ED.
CONCORSO “W.BENZI”. La mancanza di tale versamento
esclude dalla partecipazione al Concorso. In ogni caso la tassa
non verrà restituita.
PROGRAMMA
Art. 7 - SESSIONE CORSO INFERIORE (4° - 5° CORSO):
ELIMINATORIA (in anonimato)
1 - FRANZ SIMANDL: Studio n°1, tratto dai 9 studi del 7°
libro della seconda parte del metodo (come da programma ministeriale
per l’esame del Compimento inferiore).
2 - ISAIA BILLE’: Studio n° 10, tratto dai 30 del Billè
V° corso (come da programma ministeriale per l’esame
del Compimento inferiore).
FINALE (palese)
1 - S. KOUSSEWITZKI: “Chanson triste”
esecuzione di un brano, scelto dal candidato, tra i seguenti due:
2 - A - S. KOUSSEWITZKI: “Valse in miniature”
B - S. KOUSSEWITZKI: “Humoreske” .
SESSIONE CORSO SUPERIORE (6° - 7° CORSO)
ELIMINATORIA (in anonimato)
1 – Uno studio a scelta del candidato tratto dal Metodo
I.BILLE’ (VI° corso).
2 – Uno studio a scelta del candidato tratto dal Metodo
A.MENGOLI (20 studi da concerto).
3 – Un brano a scelta del candidato tra i seguenti di G.BOTTESINI:
a) Elegia in re,
b) Elegia in mi,
c) Melodie,
d) Rèverie.
SEMIFINALE (palese)
1 – Uno studio a scelta del candidato tratto dal Metodo
I.CAIMMI (20 studi, “La tecnica superiore”) ed. Ricordi.
2 -Uno dei seguenti tre abbinamenti
a) D.DRAGONETTI: ”Andante e rondò”.
b) S.KOSSEWITZKI: “Chanson triste” e “Valse
in miniature”.
c) G.BOTTESINI: “Introduzione e Gavotta”.
oppure uno dei seguenti due brani, sempre a scelta del candidato:
d) G.BOTTESINI: “Nel cor più non mi sento”
e) G.BOTTESINI: “Tarantella”.
FINALE (palese)
Esecuzione di un concerto, scelto dal candidato, tra i seguenti:
a) D.DRAGONETTI
b) K.D.Von DITTERSDORF
c) J.B.VANHAL
d) S.KOUSSEWITZKI
e) G.BOTTESINI (si minore).
N.B. – Le prove saranno pubbliche e potranno essere registrate
in parte o in toto dall’Organizzazione.
E’ obbligatoria per tutte le prove l’accordatura da
concerto (un tono sopra).
Nel caso in cui i concorrenti si presentassero senza pianista,
potranno usufruire dell’accompagnatore messo a disposizione
dall’Organizzazione. I concorrenti che intenderanno avvalersene,
dovranno presentarsi muniti della parte di pianoforte, trasportata
nella tonalità richiesta dal bando, pena l’esclusione
del concorso. Per tale motivo essi dovranno precisare, nella domanda
d’iscrizione, le scelte riguardanti i brani per i quali
necessiterà l’accompagnatore pianistico messo a disposizione
dall’Organizzazione.
Accompagnatore al Pianoforte: Prof.ssa Mariangela ArnaboldiCOMMISSIONE
GIUDICATRICE
Art. 8 - La Commissione giudicatrice sarà composta da cinque
membri: il Presidente, musicista e compositore di chiara fama;
il Direttore del Conservatorio “A.Vivaldi” di Alessandria;
il Docente titolare della cattedra di contrabbasso; un contrabbassista
di chiara fama e un direttore d’orchestra. I nomi saranno
resi noti all’inizio del Concorso.
Un regolamento interno preciserà lo svolgimento dei lavori
della Commissione. In caso d’impedimento di uno o più
membri designati, si provvederà alle necessarie sostituzioni.
Art. 9 - Qualora un membro della commissione fosse parente (fino
al secondo grado) o insegnante di un concorrente, non potrà
essere chiamato a far parte della Giuria.
Art. 10 - La prova di un concorrente potrà essere interrotta
in qualsiasi momento per decisione della Commissione.
Art. 11 - Le decisioni della Commissione giudicatrice sono definitive
ed inappellabili.PREMI
Art. 12 – Il Concorso è dotato di un 1° premio
per la Sessione 4° e 5° anno di corso e di tre premi per
la Sessione 6° e 7° anno di corso.
Sessione 4° e 5° anno di corso:
1° Premio, intitolato a Gianfranco Scotto e Gianfranco Autano:
Euro 780
Sessione 6°e7° anno di corso:
1° Intitolato a Werther Benzi: Euro 2.050, inoltre un recital
ad Alessandria, in occasione delle manifestazioni concertistiche
della Quinta edizione del Concorso “W.Benzi”.
2° Intitolato a Carlo Capriata: Euro 1.030 , inoltre un’esibizione
entro le “Attività 2003/2004” del Conservatorio
A.Vivaldi di Alessandria.
3° Intitolato a Gianfranco Sacco: Euro 520
Art. 13 – E’ facoltà della Giuria assegnare
i premi in tutto o in parte. I candidati che andranno in Finale
nelle rispettive sessioni riceveranno un attestato di partecipazione
al Concorso.
Altri premi potranno essere messi a disposizione da Enti o da
Soggetti pubblici e privati.
CONCERTO FINALE E PREMIAZIONE
Art. 14 – I vincitori sono tenuti, pena la perdita dei premi,
a partecipare al Concerto della serata finale che si terrà
la sera del 24 aprile 2002, in occasione della premiazione ufficiale
del Concorso. I premiati potranno eseguire uno dei brani previsti
dal Bando di Concorso, scelto d’intesa con la Giuria.
Il concerto potrà essere ripreso dalla televisione, dalla
radio o registrato per un’eventuale futura utilizzazione,
senza che questa comporti alcun diritto a compensi.
Altre esibizioni concertistiche potranno essere proposte da Enti
e Associazioni, in date da concordare, direttamente col vincitore
del primo premio e con i vincitori dei rimanenti premi.
Art. 15 – Con la partecipazione al concorso, i candidati
accettano in toto le norme del presente regolamento.
CALENDARIO DELLE MANIFESTAZIONI DI CONTORNO AL CONCORSO
SERATA D’INAUGURAZIONE
22 APRILE 2002 – ore 21,15
“BASSPARTOUT”
(Davide Botto, Atos Canestrelli, Davide Ghio, Giulio Guarini,
Michele Lipani, Stefano Schaivolin).
Dal monologo di Patrick Suskind: “IL CONTRABBASSO”:
“I CONTRABBASSI”, riduzione teatrale di Walter Malosti,
elaborazione musicale di Domenico Torta.
SECONDA SERATA
23 APRILE 2002 – ore 21,15
Recital del vincitore della terza edizione del Concorso “Werther
Benzi”: ENRICO FAGONE.
SERATA FINALE
24 APRILE 2002 – ore 21,15
Concerto dei vincitori e premiazione ufficiale.
Albergo convenzionato: Hotel Londra, Corso
Felice Cavallotti, 51. Tel. 0131/251721.
Per ulteriori informazioni, contattare la Segreteria del Conservatorio
(sig. Ardito) dalle ore 9 alle 13. Tel. 0131/342212 – Fax
0131/246091, via Parma 1 - 15100 – Alessandria. |