presentazione
SECONDA EDIZIONE
PRESENTAZIONE DELLA SECONDA EDIZIONE
(1997) DEL "CONCORSO NAZIONALE WERTHER BENZI" PER STUDENTI
DEI CORSI SUPERIORI DEI CONSERVATORI E DEGLI ISTITUTI PAREGGIATI
MUSICALI ITALIANI.
Scrivere cenni
storici-biografici sul proprio padre, che in questo caso è
anche il proprio insegnante, credetemi, non è affatto semplice
poichè si può correre facilmente il rischio di non
essere sufficientemente obiettivi e forviati da qualunquistica
demagogia.
Questa volta, però, cercando di
essere il più sereno ed equilibrato possibile, vorrei spiegare
le motivazioni che mi hanno indotto ad istituire, con le collaborazioni
del Conservatorio A.Vivaldi e del Comune di Alessandria, il "Concorso
Nazionale Werther Benzi", giunto quest'anno alla sua seconda
edizione.
Il Concorso è patrocinato dal Comune
di Alessandria, amministratore unico del lascito Gustavo e Delfina
Ivaldi è destinato a borse di studio per studenti della
classe di contrabbasso del Conservatorio alessandrino, in cui
Werther Benzi, insegnandovi per più di trent'anni, dette
vita alla più prolifica ed apprezzata scuola contrabbassistica
italiana.
Infatti, non vi è orchestra lirico-sinfonica nazionale
che non abbia o abbia avuto tra le sue file elementi provenienti
da questa classe; 3 al "Teatro alla Scala" di Milano:
Carlo Capriata, Gianfranco Scotto e Luigi Del Carmine - 4 all'Orchestra
Sinfonica della "Rai di Torino": Gianfranco Autano,
Maurizio Pasculli ed i primi contrabbassi Enzo Ferraris ed Emilio
Benzi - 3 al "Teatro Regio" di Torino: Pierangelo Lisa,
Pietro Giacobbe ed il 1°c.basso Giorgio Giacomelli - Federico
Bocchini 1° del "Teatro dell'Opera" di Roma, Francesco
Bessolo 1° dell' Orchestra Sinfonica "Rai Scarlatti di
Napoli", Gianfranco Sacco 2° del "Teatro Carlo Felice"
di Genova, Gianfranco Monfredini nell'Orchestra Sinfonica della
"Rai di Milano" e Dario Ravetti in quella del "Teatro
Comunale" di Bologna.
Costoro, a loro volta, hanno continuato
l'opera intrapresa dal loro insegnante contribuendo a creare una
vera e propria scuola contrabbassistica che continua tutt'ora,
in tutte le sue ramificazioni, a riscuotere risultati lusinghieri
ed importanti. Vedi l'ultima strepitosa affermazione di Antonio
Sciancalepore, mio allievo, vincitore del Concorso Nazionale per
1° c.basso dell'Orchestra Sinfonica di Santa Cecilia
Come per la prima edizione, nella realizzazione
di questa edizione sono stato guidato e consigliato dal M°
Federico Ermirio, attuale Direttore del Conservatorio, musicista
di grande sensibilità e spessore ed instancabile promotore
di manifestazioni che possano dare particolare lustro all'Istituto
alessandrino. Concordemente abbiamo mantenuto inalterato lo spirito
del Concorso, che si distacca completamente dagli altri essendo
riservato esclusivamente agli studenti dei corsi superiori di
studio. Ma abbiamo fatto di più costituendo un "Comitato
d'onore" che sia avvale di nomi prestigiosi, italiani e stranieri,
di affermati contrabbassisti (tra i quali tutti i primi contrabbassi
delle principali orchestre italiane) e di musicisti di chiara
fama internazionale, ai quali è stato presentato il Concorso
nella sua interezza riscuotendone unanimemente il plauso e la
piena approvazione. Siamo particolarmente onorati di avere avuto
tra tutte le adesioni, in qualità di Presidente del Comitato,
quella del M° Goffredo Petrassi (il compositore italiano più
rappresentativo del 900) e quella del M° Francesco Petracchi,
uno dei maggiori esponenti del contrabbassismo solistico e didattico
mondiale (ideatore e fondatore del prestigioso "Concorso
Internazionale Giovanni Bottesini" per contrabbasso solista).
La Commissione, che avrà nel Direttore
e nell'Insegnante della classe di contrabbasso del Vivaldi i due
punti fermi per tutte le edizioni della manifestazione, sarà
completata da due prestigiosi contrabbassisti solisti o prime
parti d'importanti Enti lirico-sinfonici italiani e sarà
presieduta da musicisti di chiara ed indiscussa fama internazionale.
Quindi, anche per questa volta, le premesse
e le prospettive offrono serie garanzie di riuscita e m'impegno
fin d'ora, in qualità di Presidente e Fondatore del Concorso,
insieme all'attuale insegnante della classe di contrabbasso prof.
Pietro Giacobbe e al Direttore del Vivaldi, M° Federico Ermirio,
a riproporre, con scadenza biennale, questa manifestazione che
fin dalla prima edizione ha riscosso un confortante successo.
Da quando ho avuto l'onore e l'onere di
proseguire il lavoro intrapreso da mio padre ho sempre cercato
di mantenere vivo il suo ricordo, come del resto hanno sempre
fatto tutti i suoi allievi, essendone rimasti indelebilmente legati.
I premi saranno i seguenti: al 1° classificato
Lit. 3.000.000 ed un anno gratuito offerto dall'Accademia Perosi
di Biella, del Corso di perfezionamento tenuto dal M° Pino
Ettorre, 1° contrabbasso dell'Orchestra del Teatro alla Scala
di Milano e concertista di fama internazionale. Il premio è
intitolato a Werther Benzi.
2° classificato Lit. 1.500.000, premio intitolato ai coniugi
Ivaldi. 3° classificato Lit. 750.000, premio intitolato al
M° Carlo Capriata, scomparso prematuramente lo scorso anno,
1° allievo di Werther Benzi e Presidente della Commissione
giudicatrice in occasione della prima edizione.
Una breve biografia su Werther Benzi a questo punto penso sia
doverosa.
Nato a Rimini il 13/9/1912 e morto a Torino
il 13/1/82 , diplomatosi sotto la guida del M° Semprini di
Ancona, dal 1936 al 1972 è stato il 1° contrabbasso
della mitica "Orchestra Sinfonica della Rai di Torino"
(per intenderci, quella diretta dal M° Mario Rossi) e dal
1948 al 75 ha occupato ininterrotamente al cattedra dell'allora
Liceo Musicale A.Vivaldi contribuendo in modo decisivo, anche
con i suoi risultati didattici, al suo passaggio in Istituto Pareggiato
e successivamente in Conservatorio Statale di Musica.
Nei confronti dei suoi allievi nutriva
un grandissimo senso di responsabilità che lo portava spesso
ad una disciplina e ad una durezza nei loro confronti che sfiorava
l'eccesso, ma alla fine del corso di studio ed a coronamento degli
sforzi compiuti con la realizzazione professionale dello strumentista,
si scopriva una parte del suo carattere inattesa: una dolcezza
sorprendente in un rinnovato affettuoso rapporto quasi a voler
compensare le severità precedenti.
Questi forti contrasti sono tipici della
gente della sua terra, che vive con intensa passionalità
e decisa partecipazione tutto ciò che affronta e che nella
sua disarmante genuinità riesce a miscelare contemporaneamente
severità e dolcezza, disciplina e comprensione.
La sua terra, la sua Rimini che lui mi
ha insegnato a conoscere ed amare fin da piccolo, non nel frastuono
appariscente del lungomare o nell'opulenza della sua vita notturna,
ma negli scuri vicoli del centro storico. Qui i veri riminesi,
quelli che vivevano intensamente le affascinanti ed impalpabili
atmosfere Felliniane di questa incredibile città, si ritrovavano
intorno ad una piadina e ad un bicchiere di Sangiovese in qualche
fumosa e nascosta osteria del borgo S.Andrea sulle cui pareti
facevano bella mostra i ritratti di Verdi e di Rossini.
Le serate scorrevano tra accese discussioni
critiche sulle opere liriche e sugli interpreti dell'epoca più
famosi, ascoltando dischi dai solchi consumati ma che conservavano
intatto il fascino polveroso del documento storico.
In una di queste osterie il padre Antonio,
grande appassionato di musica (lo chiamò Werther in omaggio
alla celeberrima opera), lo portava spesso con sè alla
sera, terminato il suo lavoro da tipografo, e fu così che
rapidamente crebbe in lui il bisogno di avvicinarsi sempre più
a questa forma di espressione.
La sua richiesta di potersi dedicare allo
studio della musica fu immediatamente soddisfatta e, non senza
pesanti sacrifici famigliari, venne affidato alle mani esperte
del M° Semprini, contrabbassista di Ancona, col quale si diplomò
come privatista al Conservatorio di Bologna col massimo dei voti,
iniziando così la sua lunga e prestigiosa carriera.
Personaggio particolarmente carismatico
era un esecutore intelligentissimo, dotato di una non comune musicalità
accoppiava una naturale facilità strumentale ad eccezionale
prontezza esecutiva e a grande sicurezza, qualità che ne
hanno fatto, a quei tempi, il più apprezzato 1° contrabbasso
italiano.
Come insegnante ha legato il suo nome esclusivamente
al Vivaldi ed è per ciò che penso sia stato giusto
continuare ad alimentare, con il "Concorso Werther Benzi",
questo karmico rapporto che è stato importante per lui,
per il Conservatorio e penso anche per la città di Alessandria.
E dire che tutto è nato tanti anni
fa, in una fumosa e nascosta osteria riminese davanti ad un bicchiere
di Sangiovese e ad una piadina!
EMILIO BENZI
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